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2011
Fiume e mare
Kampot è forse l’ultima città della Cambogia con un poco di sapore e di vestigia dell’epoca coloniale. La attraversa un fiume breve, eppure ricolmo di acque anche a gennaio, nella stagione poco piovosa che va da novembre a maggio. Il fiume nasce 40 km a monte nel vicino Vietnam sulla cordigliera che separa i due paesi. Lo abbiamo risalito con una piroga a motore per circa 10km, e le grandi verdi curve del fiume, con le sue case di legno e bambù sulle rive
ci sono molto piaciute. Ma ciò che ha lasciato traccia indelebile nella mia memoria e che non ho fotografato ( ci sono giorni che lascio la macchina a casa perché voglio prepararmi al grande oblio) sono le barche di pescatori che discendevano il fiume, con le loro bandiere alte su canne fluttuanti e solo 2 uomini di equipaggio: uno a prua a sistemare reti e attrezzi e uno a poppa al timone. Tutti giovani, tutti belli, con le teste fasciate di panni colorati e denti bianchissimi… pirati di muggini e anguille… meglio, meglio di Johnny Depp!
Il mare è sabbioso, poco profondo a riva…perfetto per mamme e bambini ma poco divertente per nuotare e guardare la vita sottomarina. Con meno di un’ora di piroga si raggiungono però delle piccole isole dove si affittano dei bungalow primordiali e dove la sera la corrente se ne va…. e rimane la meraviglia del cielo visto da sotto le palme.
Vicino ad una spiaggia e all’imbarcadero per le isole ci sono delle piazzole di sosta in muratura, come un portico o un mercato coperto…. Su ogni piazzola sono sospese 4 amache e c’è un tavolino al centro. Si affittano per 2 dollari al giorno e le famiglie ci si sistemano per mangiare assieme, bere birra o the e poi farsi un pisolino all’ ombra e al suono dell’onda.
Le foto si chiudono con un immagine del mio amico, grande fotografo www.johnvink.com/JohnVinkSite/index.html">Jhon Vink, che vive in Cambogia da 11 anni con sua moglie ( ritratta vicino a lui) e la loro figlia di 10 anni;
unitamente all’immagine e al volto di una giovane madre, venditrice di zucchero di canna, fotografata da Pierre…e il cui sorriso sotto al cappello mi ricorda certi dipinti delle corti rinascimentali italiane!