1975

Martine

Tutta la collana di affetti, case, musiche e linguaggi che mi lega alla Francia iniziò perché un giorno di fine ottobre del 1975 Martine e la sua amica svizzera Christiane mi diedero un passaggio in macchina su una Renault 4 a tre marce! Le invitai a casa mia a Finale Ligure per un piatto di spaghetti e poi decisi di accompagnarle alla scoperta del Tirreno. Finimmo a dormire in una casa abbandonata sopra Marciana Marina, nell’unico tratto costiero dell’Elba privo di strada. Dieci giorni in estasi ai suoi piedi! Faceva l’infermiera, era alta, nobile di portamento, aveva 25 anni e io 20. Nel febbraio del 1976 mi invitò al suo matrimonio con Joel, nella Drome, in una grande casa di montagna. La prima foto l’ho scattata io in Provenza un paio di anni dopo.

  • Virginio Briatore
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Testimoni d’amore

Il loro matrimonio mi impressionò alquanto, perché era laico e religioso allo stesso tempo. Li sposò il padre di Joel che era un vecchio Pastore protestante belga. In quella grande casa in estate ospitava una trentina di giovani. Padre e figlio erano stati in Africa e lavoravano nella cooperazione internazionale, così al matrimonio arrivò gente dal Canada, dal Congo, dalla Svezia. Josè ed io eravamo gli unici italiani. Si sposarono in cantina, dove avevano sistemato anche i tavoli per mangiare. Non si unirono tanto davanti a Dio, quanto davanti alla comunità degli uomini, degli amici, testimoni del loro amore. La festa durò tre giorni, eravamo circa 50 persone, tra cui diversi musicisti, fuori c’era la neve e dentro fuochi accesi giorno e notte

  • Virginio Briatore
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Via del Campo

Vent’anni, nei vicoli di Genova, studiavo Filosofia in Via Balbi, mangiavo alla mensa di Via del Campo (di fronte allo storico negozio di dischi amico di Fabrizio de Andre), abitavo in Vico della Stampa, in un appartamentino che Tullio Solenghi affittava ai teatranti. Non ricordo chi mi ha fatto le foto, ma le ho stampate io.

  • Virginio Briatore
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