2009

Il futuro dove si trova?

Ai primi di Luglio, Federica Bellato, export manager di Pallucco ed io (sotto la guida del comandante supremo Erminio Bellato)  abbiamo organizzato presso la sede dell’azienda, near Treviso, un workshop dedicato al futuro.

Ad esso abbiamo invitato sette giovani designer internazionali:

 

Julian Pastorino (Argentina-Milano) www.pastorinosuarez.com/">www.pastorinosuarez.com 

Susanne Philippson (Berlin) www.susannephilippson.com/">www.susannephilippson.com

Eva Paster Neuland Industriedesign (Munchen) www.neuland-id.de/">www.neuland-id.de

Philippe Bestenheider (Zurich-Milano) www.bestenheider.com/">www.bestenheider.com

Studio Hausen (Berlino) www.studiohausen.com/">www.studiohausen.com

Reinhard Dienes (Francoforte) www.reinharddienes.com/">www.reinharddienes.com

Diego Vencato (Italia) www.diego-vencato.com/">www.diego-vencato.com

 

Le immagini da me scattate sono modeste, ma alcuni pensieri/proposte sono stati illuminatnti ed è anche da queste modalità di ricerca che si capisce la forza di un’azienda piccola eppur conosciuta in tutto il mondo: una delle ‘corazzate tascabili’ del design italiano.

www.pallucco.com/">www.pallucco.com

 

In particolare  ci sono piaciuti i pensieri emersi dalle due signore presenti. Per riservatezza non ne posso parlare ma almeno uno lo voglio regalare, tanto è di una semplicità così grande da essere utilizzabile da pochi: “Per progettare il nuovo bisogna osservare attentamente come vivono e come si comportano le persone, ieri e oggi.

  • Virginio Briatore
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I giovedì del design

Per la 4 volta son tornato alla Design Library a raccontare delle storie. 
È un ambiente che mi piace, perché ci lavorano delle persone gentili e perché ha  permesso al mondo del design di incontrarsi, di condividere, e di conoscersi. Ho presentato i lavori di due giovani donne, di cui una straniera.

Questa scelta di per se semplice è risultata di fatto inedita e innovativa.

  • Virginio Briatore

2008

Lavazza Design Family

In 20 anni di lavoro e altrettanti di articoli e interviste ho incontrato circa 400 aziende, alcune delle quali davvero speciali. Lavazza è una di queste: è grande, complessa, potente eppure è accogliente, sorridente, naturale. Non a caso è un’azienda di famiglia.

Da qui il titolo del lavoro di ricerca che ho impostato assieme a tante belle persone che lavorano in Lavazza. Libro e manifesto che abbiamo impostato riordinando oltre mezzo secolo di prodotti e di life style, in una sequenza che è parte della storia del design italiano e internazionale: da Armando Testa a Ferran Adrià.

 

Con mostra e presentazione del book  nell’head quarter Lavazza, nell’ambito di Torino World Design Capital 2008

  • Virginio Briatore
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Siamo tutti pixel

Nel marzo 2008 sono stato invitato a Lecce a presentare una mostra di pixel art dell’artista Totto Renna www.supertotto.com

Organizzata da Monica Mantovano e da Maurizio Buttazzo (un vecchio amico che non vedevo da 10 anni, mitico fotografo e creativo omnivoro) la mostra si è tenuta in una ex scuola di formazione professionale, dove già orbitavano torni, frese e trapani di ogni tipo.

Rimaneggiato con quattro lire da un gruppo di giovani volenterosi, capitanati dal suddetto omnivoro, lo spazio Knos è un luogo vero, un serbatoio di umanità in cui succedono tante cose e dove le lampade sono vecchie boe tagliate in due.

Di pixel sapevo poco, ma vivo in una città di mosaici e quindi ne conosco gli antenati. Ho parlato delle stelle di Galla Placidia, dei fiumi e delle donne di Seurat ed ho chiesto a mio figlio Valentino di spiegarci alcune delle magie che si nascondono nei Lego.

La mostra era bella, il pubblico numeroso e traverso. Inoltre era la prima volta che tornavo a Lecce dal 1990 in una veste pubblica, per cui ho rivisto tante persone care che gentilmente sono venute ad ascoltarmi. L’abbraccio di tante persone è stata una grande emozione e grazie a Monica e a Luca Monteduro che mi hanno invitato/ospitato ho aggiunto un’altra tessera alla mia frammentaria conoscenza dell’esistente.

  • Virginio Briatore
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2007

MDS - Master Design Strategico

Mi piace andare nelle scuole, a incontrare persone di altri modi e altre età, che da grandi vorrebbero fare i designer .
Io parto sempre dall’alfabeto: nome, cognome, indirizzo... A volte parlo di quello che faccio, come in questa serie di interventi al MDS del Politecnico di Milano. In genere non parlo del mio lavoro, la maggior parte del tempo chiedo e ascolto, dialogando sulla nascita e sulla morte, su sogni, cibo, prodotti, canzoni, conchiglie, paesaggi o su come si prepara un CV che sia un minimo accettabile se chi lo riceve non è un funzionario del ministero di Kafka....

  • Virginio Briatore
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