1986
G
Mi piaceva molto all’inizio G, perché sembrava una donna degli anni ’40, molto femminile. Come me veniva da mondi semplici, antichi, campestri e come me cercava l’arte, la musica, il futuro. Abitava nella campagna veneta, in una casa nuova, non ancora finita, vicino alla casa dei genitori. Nella camera spoglia, muri di cemento (modello Le Corbusier, senza che lo sapessimo) G. teneva una vecchia TV b&n, accesa sullo schermo impazzito e girata contro il muro. Stavamo a letto con questa luce tremante ed eccitata che proveniva da altri mondi. Era il mese di marzo, la notte fuori, nei campi, nelle rogge gonfie d’acqua aveva i suoi profumi e grazie a lei sono piano piano resuscitato.