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2017
Mertola
Mertola dicono sia la cittadina più isolata del Sud del Alentejo. Antico porto romano, poi roccaforte araba, sorride addormentata e profumata sul lato irto del fiume, bianca e fresca, arroccata sotto al suo castello. Cibo raffinato con abbondanza di vegetali locali e deliziose pernici che abbondano nei boschi circostanti Stradine di saliscendi, aranci, limoni e melograni. Poi l'attraversamento della serra a 600 metri di altezza, l'aria fresca e là in fondo la luce dell'oceano.
Evora e Beja
Ad Evora siamo arrivati col buio, abbiamo faticato a trovare il vecchio palazzo a cui non si accede con l'auto ma poi infine abiamo trovato iun ristorante delizioso, dove una vecchia nobildonan viene ogni sera a cena... e come lei ho preso minestra di fave secche! Quando poi perdendoci nei vicoli, dopo una turrita e terrazzata chiesa siamo sbucati in piazza ed ho visto il tempio romano illuminato mi sono messo ad urlare dalla gioia!
La aera dopo era l'Epifania ed in piazza cantavano tanti interpreti delle tradizioni locali, dai ragazzini agli ottuagenari, accanto a un fuoco di quercia maestoso. Tre o quattro stand cuocevano salsicce ( di maiali neri e piccoli che crescono liberi in prati e boschi) sulle braci profumate e davano pane, olive, carni, e vino a tutti!
2014
Il popolo gentile
A gennaio 2014, come regalo anticipato a Luigi per i suoi futuri 18 anni ( è nato il 1 giugno 1996) gli ho chiesto di farmi il regalo di venire con me in Laos.
Così siamo partiti e siamo sbarcati a Luang Prabang, dove in città un piccolo fiume veloce confluisce nel grande Mekong, mentre pochi chilometri a nord il fiume navigabile Nam Ou si getta nel Mekong, in uno scenario di rupi rocciose e foreste.
E stato un viaggio breve, intenso, potente. Immersi nella storia, nella natura, ingolositi dal cibo e affascinati dalla gentilezza dei Laotiani. Mattine fredde con nebbia, sole caldo a mezzogiorno, notti variabili: miti in città, fresche sulla riva del Mekong nei dintorni di Pakbeng, dove dopo 1000 metri l’affollato scalo lascia il posto ad altri mondi, la natura prende il sopravvento e la sera si irradia un meraviglioso buio stellato.
Su e giù per l’acqua del fiume, con i suoi vortici, il suo colore di terra, i suoi riflessi magici e i suoi momenti di grande pace.
Le asprezze e le delizie del viaggio ci hanno anche bastonato un poco e fatto prendere un grande spavento. Ma ne siamo usciti bene, perché la difficoltà è parte del viaggiare.
Siamo tornati a casa felici.
A luglio 2014, Luigi ed io abbiamo proiettato e raccontato le immagini del viaggio presso lo Show Room di Stone Italiana, vicino al Duomo di Milano, davanti a un pubblico di amici. È stato bello ascoltare i suoi commenti, cosa ne ha tratto, i pensieri di un ragazzo occidentale di 18 anni immerso x un attimo in una cultura/natura asiatica completamente diverse dalla nostra... e restare stupiti di come lui riesca a dire bene le cose in maniera sintetica!
2012
Myanmar, Birmania, Yangoon
Nel Gennaio 2012 abbiamo viaggiato in Birmania, Pierre Rouzet ed io.
Il viaggio inizia e finisce nella capitale.
D sicuro la più calma, estesa, tranquilla capitale tra quelle viste in Asia. Anche se ha oltre 5 milioni di abitanti non è congestionata e annichilita dal traffico come le altre metreopoli e vi sono interi quartieri verdi, con laghi e collinette a perdita d'occhio.
In particolare la sera scende una serenità straordianaria e la città si addormenta nel tepore. La vita notturna è quasi inesistente ed ancora non è scoppiato il consumismo festante e perverso di altre metropoli. Cambierà nel giro di 10 anni, si vedono tante gru che tirano su le solite torri banali e tanti cinesi pieno di soldi che calano a 'investire'... parola che si spiega da sola!
Chi può ci vada ora a scoprire un'elaganza pacifica, dilatata, lenta, musicale, profumata.
Il tempio d'oro. I viaggiatore dell'ottocento lo descrivono come la più bella pagoda esistente. Il grande stupa centrale, alto quasi 100 metri, è completamente laminato in oro. Una sorta di banca collettiva, costruita e continuamente arricchita con le offerte dei fedeli. Il complesso della pagoda di Shwedagon è come una piccola città, ed è bello scoprire i diversi modi che vi sono di accedervi. Noi abbiamo scoperto la grande scala santa abitata solo nell'ultima notte...!