2009

School of Art Design Media

Il viaggio non ha mai fine. E io, come tutti, sono un passeggero che va di qua e di là, per breve tempo.

Prima della Milano Design Week ho lavorato in un paio di edifici non comuni sull’isola di Singapore.

 

Il primo edificio è una sorta di farfalla che sembra salire da terra a cielo. Fra le sue ali una grande fontana, in mezzo alla fontana un’isola, sull’isola due palme. Sul tetto erba verde equatoriale fumante nel sole, dentro aria condizionata quasi nordica. L’architettura simboleggia l’incontro armonioso di acqua, terra e cielo così come si vorrebbe fosse quello fra Arte, Design e Media. Inaugurata nel 2004 questa facoltà vede quest’anno i suoi primi laureati ed io sono stato invitato per una lectures aperta a tutti (in cui ho video-raccontato il mio viaggio “Venezia – Bisanzio, alle radici dell’estetica occidentale”) e per una ‘valutazione da esterno’ sui progetti che gli studenti presentano a fine anno.

L’edificio è spettacolare, gli uffici hanno grandi vetrate, codici d’accesso, arredi convenzionali, in prevalenza grigi. Più interessanti le aree di attesa con divani e poltrone. La mediateca è bella, chiara, silenziosa. I laboratori sono tutti super attrezzati, sia che si parli di prototipazione, di multimedialità o di pittura. Ciononostante i lavori degli studenti non sono entusiasmanti… sembra mancare l’urgenza, il dramma, la felicità, l’ironia. Il posto più vitale è l’angolo caffè allestito dagli studenti, dove almeno c’è un po’ di sorpresa e di improvvisazione.

 

L’ADM è l’ultima stella della Nanyang Technological University, una delle prima cinquanta al mondo nel rank del Tames, con punte tra le prime quindici per le aree di ingegneria e high-tech. Il campus è un parco enorme, con proprio sistema di autobus e una fermata della metrò in prossimità. Ci studiano 25.000 studenti, di cui circa 2000 si fermano anche a dormire, ci lavorano e ci vivono 5000 persone provenienti da tutto il mondo che abitano in condomini e palazzine di ottima fattura. Campi da gioco, piscine, piste di atletica, supermercato, ristoranti, pub, asilo, infermeria, albergo… non manca nulla. Ogni mattina dei camion silenziosi scaricano miriadi di giardinieri, imbianchini, idraulici, lavavetri, camerieri… che tengono  in perfetto ordine questo regno di studiosi e di studenti. Se pensate che costi una fortuna vi sbagliate: tutto questo ben di dio si frequenta con neanche 5000 € all’anno. Il problema è reggere 365 giorni identici in un clima da foresta pluviale: sole e pioggia, pioggia e sole, umidità e calore, tutto wireless!